Pubblicato il 27 - 10 - 2022
Roger Schaeli prima sulla Roda Val della Neve in Bregaglia
Roger Schaeli é riuscito in una prima sulla Roda Val della Neve in Bregaglia/Svizzera.
Cosí é come lo raconta:
Ho scelto deliberatamente uno stile di salita molto purista: Ground up, Solo & Trad, solo spit per le soste. In cinque giorni ho trovato una linea impegnativa lungo un sistema di fessure nella sezione della parete destra. Valuto la nuova via “Tierra del Fuego” A2+ 6c per la parte bassa della parete da circa 350 metri di dislivello. Da lì il percorso diventa molto più agevole e prosegue per altri 250 metri di dislivello fino alla vetta. E se non hai mai sentito parlare della Roda Val della Neve, non preoccuparti! Mi sono sentito allo stesso modo quando Tom Bärfuss – un buon amico alpinista dell’Engadina – mi ha chiesto di fare una gita di più tiri in comune a Bregaglia. La montagna è una perla nascosta con due facce. In direzione di Albigna si mostra con un dorso ampio e arrotondato, mentre la Roda Val della Neve in direzione nord si erge con una parete di straordinaria possenza, la cui roccia compatta e getta la sua ombra per tutto il percorso sulle vie del fondovalle. Sono rimasto colpito fin dall’inizio da questo muro freddo e ostile. Curiosità: ci sono alcune vie storiche molto interessanti come Niedermann (di M.Niedermann, E. Näf, U. Hürlimann e P. Frei, 1975) o Nigg (di L Blättler, E. Neeracher, P.Nigg, 1968) , che ispirano soprattutto con una notevole arrampicata in fessura. Storico è anche il libro da parete, in cui si sono iscritti anche nomi illustri come Romolo Notaris o grandi locali. Ma quello che mi interessava di più erano i tanti tratti di parete dove nessuno era mai salito prima. In particolare ha attirato la mia attenzione la salita diretta nel settore più ripido della parete. Così ho preso subito la decisione di aprire una nuova linea: “Tierra del Fuego”. Per me il percorso ricorda ancora una volta la bellezza della Svizzera. Sono affascinato da come si possono trovare luoghi avventurosi nel mio giardino. Per me è chiaro che questa non sarà l’ultima via in questa valle meridionale dei Grigioni.
ph Romano Salis